Nuove priorità sociali ed economiche dell’UE: focus su lavoro, competenze e inclusione

Nel quadro del Semestre Europeo 2025, il Parlamento Europeo ha avviato un ampio dibattito sulle priorità sociali e occupazionali per i prossimi anni ,per garantire la convergenza economica e il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro nei diversi Stati membri con un’attenzione particolare all’occupazione alla formazione continua e alla riduzione della povertà.

L’Unione Europea ha fissato traguardi ambiziosi da raggiungere entro il 2030, tra cui un tasso di occupazione del 78% per la popolazione tra i 20 e i 64 anni, la partecipazione del 60% degli adulti a programmi di formazione annuali e la riduzione di almeno 15 milioni di persone a rischio di esclusione sociale. Tuttavia la relazione della Commissione Europea pubblicata a dicembre 2024, mostra progressi disomogenei con un tasso di occupazione che ha raggiunto il 75,3% nel 2023, una partecipazione alla formazione ancora bassa al 39,5% nel 2022 e una riduzione della povertà limitata a 1,6 milioni di persone in meno a rischio dal 2019.
Attraverso un’analisi dettagliata per ciascun Paese, la Commissione ha individuato le nazioni con le maggiori criticità in termini di coesione sociale ed economica: Italia, Spagna, Bulgaria, Estonia, Lituania, Ungheria e Romania a cui si aggiungono Grecia, Croazia e Lussemburgo necessitano di interventi mirati per garantire una crescita più equa e inclusiva.
Il 19 febbraio 2025 la Commissione per l’Occupazione e gli Affari Sociali ha approvato una relazione d’iniziativa con misure specifiche per rafforzare le politiche sociali, tra cui l’inserimento della questione abitativa tra le priorità del Semestre Europeo, un piano d’azione per la salute mentale per affrontare il benessere psicologico dei cittadini, politiche per migliorare la conciliazione tra impiego e famiglia, incentivi per la semplificazione burocratica a favore delle piccole e medie imprese e misure per colmare il divario occupazionale delle persone con disabilità.

Il Semestre Europeo 2025 rappresenta un’opportunità cruciale per rendere le politiche economiche dell’UE più orientate al benessere dei cittadini. Nonostante i progressi, in alcuni settori permangono criticità, che richiederanno ulteriori interventi per garantire una formazione adeguata alle esigenze del mercato del lavoro e una più incisiva riduzione delle disuguaglianze sociali.
La votazione sulle risoluzioni correlate, tenutasi il 12 marzo 2025, segna un passo importante verso un’Europa più equa e sostenibile; ora resta da vedere come gli Stati membri tradurranno queste raccomandazioni in misure concrete per migliorare la qualità della vita e le opportunità lavorative dei cittadini europei.

Ufficio Stampa Federprofessioni

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