Le novità IVA: dalla Legge di Bilancio 2025 ai provvedimenti del 2024
La Legge di Bilancio 2025 introduce alcune innovazioni significative in materia di IVA, ma molte delle novità più rilevanti derivano da provvedimenti normativi emanati nel corso del 2024, ora in vigore. Tra queste si segnalano l’introduzione del regime di franchigia transfrontaliero per le piccole imprese e nuove disposizioni sui rappresentanti fiscali. Di particolare interesse per i professionisti è l’estensione del regime di esclusione IVA ai trasferimenti e ai passaggi di beni relativi a studi professionali.
Studi professionali: equiparazione alle imprese
Tra le novità più significative spicca la norma che estende alle attività professionali e artistiche il regime di esclusione dall’IVA, già previsto per i trasferimenti di aziende e i passaggi di beni nell’ambito di operazioni societarie straordinarie. La disposizione, contenuta nell’art. 5, comma 2, del Decreto Legislativo n. 192 del 13 dicembre 2024 (secondo modulo della riforma Irpef-Ires), modifica l’art. 2, terzo comma, lettere b) ed f), del DPR n. 633/1972.
Questa equiparazione permette di includere le attività professionali e artistiche tra quelle escluse dall’imposta, applicando il principio di neutralità fiscale sancito dalla legge delega di riforma fiscale. Tuttavia, l’equiparazione è limitata e non risolve completamente le discrepanze normative tra l’approccio nazionale e l’architettura sovranazionale dell’IVA, che non distingue tra tipologie di soggetti passivi.
Le modifiche normative nel dettaglio
- Art. 2, comma 3, lettera b): Inclusione tra le operazioni escluse dall’IVA dei trasferimenti di complessi unitari di beni materiali e immateriali, comprensivi di clientela e passività, organizzati per attività artistiche o professionali.
- Art. 2, comma 3, lettera f): Estensione dell’esclusione dall’IVA ai passaggi di beni legati a operazioni straordinarie effettuate da soggetti attivi in ambito artistico o professionale.
Le modifiche entreranno in vigore il 31 dicembre 2024, quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.
Criticità e mancate integrazioni
Nonostante l’importanza delle modifiche, resta irrisolto il tema della rettifica della detrazione IVA. Il mancato intervento sull’art. 19-bis2, comma 7, del DPR n. 633/1972 potrebbe creare incertezze per i cessionari delle attività professionali trasferite in regime di neutralità.
Formazione per le agenzie per il lavoro: un chiarimento atteso
Un altro punto chiave della Legge di Bilancio 2025 è il chiarimento sul regime IVA applicabile alle prestazioni formative rese alle agenzie per il lavoro (art. 1, comma 38). La norma stabilisce che tali prestazioni, finanziate tramite il fondo previsto dall’art. 10 del DLgs n. 276/2023, sono imponibili ai fini IVA.
Questa precisazione risolve una controversia legata al requisito soggettivo per l’esenzione, chiarendo che il mero accreditamento al fondo non è sufficiente per riconoscere l’idoneità dell’offerta formativa.
Definizione agevolata delle controversie tributarie
Per agevolare la chiusura delle controversie tributarie pendenti al 1° gennaio 2025, la legge prevede:
- Possibilità di definire i giudizi pagando solo l’imposta, senza sanzioni o interessi.
- Presentazione di un’istanza per la sospensione del giudizio per 90 giorni.
- Verifica dell’importo da parte dell’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni.
Un passo verso l’armonizzazione fiscale
Le modifiche introdotte rappresentano un progresso significativo verso l’armonizzazione normativa, ma resta ancora da fare per eliminare le disparità di trattamento tra imprese e professionisti. La piena attuazione del principio di neutralità fiscale richiede ulteriori interventi, affinando l’equilibrio tra normativa nazionale e sovranazionale.