La mozzarella, con tutte le sue varietà, continua a rafforzare il suo impatto tanto sul mercato italiano quanto su quello internazionale, confermandosi non solo come un prodotto di eccellenza del made in Italy, ma anche come un vero pilastro dell’industria lattiero-casearia nazionale. Nel 2023, la produzione di mozzarella ha raggiunto i 390mila tonnellate, generando un fatturato di 2,8 miliardi di euro, con un incremento annuale del 9,3%. Questo rende la mozzarella il formaggio italiano più venduto, seguito dal Grana Padano e dal Parmigiano Reggiano.
Nonostante l’aumento dei prezzi, il mercato interno mostra una resistenza notevole, con una crescita dei volumi acquistati nei supermercati e una notevole apprezzamento nei segmenti più gourmet e salutistici come la mozzarella di bufala e le varietà delattosate. La resistenza al cambiamento nei consumi è testimoniata anche da un incremento delle vendite nonostante un generale rincaro del 20,9% tra il 2022 e il 2023.
Sul fronte dell’export, la mozzarella si afferma come il leader indiscusso tra i formaggi italiani all’estero, con 142mila tonnellate esportate per un valore di 921 milioni di euro. Questo corrisponde al 18,6% del valore totale dell’export di formaggi italiani. I principali mercati includono la Francia, che da sola assorbe quasi un terzo del totale esportato, seguita da Germania, Spagna e Polonia.
L’import di mozzarella in Italia è anch’esso significativo, con oltre 95.100 tonnellate importate nel 2023, principalmente dalla Germania. Questo evidenzia una dinamica di mercato che vede l’Italia non solo come un esportatore netto ma anche come un consumatore di formaggi di produzione estera.
Le sfide che il settore affronta sono molteplici, tra cui le fluttuazioni dei mercati e l’inflazione, che hanno causato una leggera diminuzione delle esportazioni nel 2023. Tuttavia, la robustezza del settore è sottolineata dal continuo incremento della domanda estera e dall’apprezzamento dei prodotti italiani, in particolare la mozzarella di bufala campana DOP, che gode di un favore crescente, soprattutto in Francia.
Il settore beneficia enormemente dal contributo di vari liberi professionisti, inclusi tecnologi alimentari, esperti in controllo qualità, specialisti in marketing alimentare, consulenti per l’esportazione, e legali specializzati in normative alimentari internazionali. Questi professionisti svolgono un ruolo cruciale nell’assicurare che i prodotti rispettino gli elevati standard qualitativi e normativi richiesti sia a livello locale che internazionale.
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