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Fermare la fuga di cervelli: il ruolo di FederProfessioni per i professionisti Italiani

La fuga di cervelli continua a rappresentare una sfida significativa per l’Italia, con un alto numero di giovani laureati che decidono di cercare opportunità all’estero. Secondo il Rapporto 2024 di AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati, il 70% degli italiani occupati all’estero dopo la laurea considera improbabile o poco probabile il ritorno in patria. Un dato allarmante che sottolinea la necessità di interventi mirati per invertire questa tendenza.

Il rapporto evidenzia anche che il livello salariale può essere un fattore decisivo nella decisione di migrare. Infatti, i laureati di secondo livello che lavorano oltre confine guadagnano significativamente di più rispetto ai loro coetanei rimasti in Italia, con uno stipendio medio che, dopo cinque anni dal conseguimento del titolo, supera del 58,7% quello dei loro pari rimasti nel Paese. Questo divario retributivo, unito alla maggiore stabilità contrattuale offerta all’estero, rende l’opzione di lavorare fuori dai confini nazionali particolarmente attraente.

Oltre agli aspetti economici, molti giovani lasciano l’Italia a causa della scarsità di opportunità professionali congruenti con il loro livello di formazione e le loro aspettative. Circa il 59,8% dei “cervelli” in fuga indica l’offerta di lavoro da parte di aziende straniere o la mancanza di opportunità adeguate in Italia come principali motivi del loro trasferimento. Questo scenario è ulteriormente complicato dal fatto che spesso chi emigra include tra i più brillanti, sia in termini di voti che di regolarità negli studi.

Di fronte a questo esodo, il ruolo di entità come FederProfessioni diventa cruciale. FederProfessioni può agire su più fronti per supportare i giovani professionisti e incentivarne la permanenza o il ritorno in Italia. Tra le iniziative possibili vi sono la promozione di formazioni che migliorino le competenze in settori chiave, l’ampliamento delle opportunità di networking professionale e il supporto nella ricerca di finanziamenti e opportunità di carriera, oltre al rafforzamento del legame tra le università e il mondo del lavoro, assicurando che i giovani talenti trovino in Italia opportunità di crescita professionale.

FederProfessioni, attraverso iniziative come il fondo SANISP dedicato ai professionisti, si impegna anche a migliorare le condizioni di welfare dei giovani lavoratori, offrendo servizi che vanno dal supporto sanitario a quello previdenziale. Queste misure non solo aiutano a elevare la qualità della vita professionale in Italia, ma rendono anche il mercato del lavoro italiano più attraente rispetto a quello estero.

 

 

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