Il settore vinicolo italiano, con un fatturato di 21,5 miliardi di euro, rappresenta una delle colonne portanti dell’agroalimentare italiano, coinvolgendo oltre 2.300 imprese e più di 81.000 occupati. Ogni anno, quasi il 20% dell’export del settore Food & Beverage nazionale è attribuibile a questa industria in continua espansione.
Sfide e Opportunità Internazionali
Nonostante il contesto internazionale instabile, segnato dalla crisi russo-ucraina, dalle tensioni in Medio Oriente e dai timori di nuovi dazi, l’export vinicolo italiano ha mostrato una resilienza notevole. La crisi geopolitica, pur rappresentando una sfida significativa, non ha frenato l’espansione del vino italiano sui mercati internazionali. Anzi, l’esperienza dell’accordo CETA con il Canada dimostra come l’apertura di nuovi canali commerciali possa portare a un incremento significativo delle esportazioni, con un aumento del 7,6% per i vini nel periodo 2018-2022 rispetto al quinquennio precedente.
Resta di fondamentale importanza la negoziazione di ulteriori accordi di libero scambio, considerando questi strumenti vitali per il mantenimento e l’espansione dell’export, appellandosi alla presidenza italiana del G7 affinché vengano tutelate le produzioni agroalimentari italiane da possibili ripercussioni legate a dispute commerciali in altri settori.
Crescita Costante e Impatto sull’Economia
Le statistiche riportano una crescita considerevole dell’export vinicolo italiano negli ultimi 20 anni. Dal 2003 al 2023, la quota di mercato è salita dal 17% al 22%, mentre la Francia ha visto una diminuzione dal 38% al 33%. Questi dati evidenziano come l’Italia sia riuscita non solo a mantenere la sua posizione sul mercato globale, ma anche ad espandere la sua influenza in nuovi mercati, arrivando a detenere una posizione di leadership in 46 nazioni.
Il comparto degli spiriti ha visto un incremento ancor più marcato, con una crescita del 300% nell’export negli ultimi 20 anni, posizionando l’Italia come quinto esportatore globale. Anche gli aceti hanno registrato una crescita impressionante del 180% nello stesso periodo.
Il Ruolo dei Liberi Professionisti
Nel settore vinicolo, i liberi professionisti giocano un ruolo cruciale. Questi esperti, che comprendono enologi, agronomi, commercialisti, legali specializzati in diritto alimentare e commerciale internazionale, sono essenziali per navigare le complessità dell’export. Loro conoscenza delle normative, delle pratiche sostenibili e delle nuove tecnologie è fondamentale per garantire la qualità e la conformità dei prodotti sul mercato globale.
Conclusione
Nonostante le sfide globali, l’industria vinicola italiana continua a rappresentare un modello di successo nell’export agroalimentare, dimostrando la forza e la resilienza del “Made in Italy”. Gli sforzi continui in termini di innovazione, qualità e strategie di espansione internazionale sono destinati a mantenere il settore in una posizione di preminenza, contribuendo significativamente all’economia italiana nel suo complesso.