La riforma della vigilanza sulle cooperative è pronta a compiere un passo decisivo. Presentata al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la proposta prevede la creazione di un albo unico nazionale per i revisori, con una sezione dedicata ai professionisti iscritti agli ordini dei commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro. Il provvedimento, atteso nelle prossime settimane in Consiglio dei ministri, punta a modernizzare il sistema di controllo e gestione delle cooperative, garantendo maggiore trasparenza e sostenibilità.
I contenuti della riforma
Il disegno di legge delega ha l’obiettivo di allineare la normativa di vigilanza al contesto economico e sociale attuale, migliorando gli standard di gestione e introducendo strumenti di controllo più efficaci. Tra le principali novità:
• Istituzione dell’“Albo nazionale delle società cooperative e degli enti con finalità mutualistiche”, che sostituirà l’attuale sistema di registrazione, eliminando l’albo delle cooperative edilizie.
• Nuovi strumenti di monitoraggio per prevenire operazioni elusive e garantire criteri più rigorosi nella devoluzione del patrimonio ai fondi mutualistici.
• Adeguamento al Codice della crisi d’impresa, per favorire la stabilità economica e la continuità delle cooperative.
• Revisione della disciplina sanzionatoria, con un iter più chiaro e procedure più efficaci per sanzionare eventuali irregolarità.
Il nuovo albo per i revisori
Uno dei punti centrali della riforma è l’istituzione di un albo unico nazionale per i revisori, a cui potranno accedere, oltre ai revisori della pubblica amministrazione e delle centrali cooperative, anche i dottori commercialisti, gli avvocati e i consulenti del lavoro. Questo permetterà di uniformare i criteri di controllo e di valorizzare il ruolo dei professionisti nella supervisione delle cooperative.
Secondo il sottosegretario al Mimit, Massimo Bitonci, la creazione dell’albo rappresenta “l’elemento principe della riforma”, poiché permetterà di accrescere il livello di trasparenza e legalità nel settore.
La riforma della vigilanza sulle cooperative rappresenta un’importante evoluzione normativa, introducendo strumenti innovativi per garantire maggiore trasparenza e legalità. Con la creazione dell’albo unico nazionale per i revisori e il coinvolgimento attivo di commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro, il governo punta a rafforzare la governance delle cooperative, rendendole più solide e affidabili nel panorama economico italiano.