Premi di produttività e welfare aziendale: novità nella Legge di Bilancio 2025

La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti misure in materia di premi di produttività e welfare aziendale, confermando e ampliando agevolazioni fiscali già previste nei precedenti interventi normativi. Il disegno di legge (AC 2112-bis), presentato alla Camera dei Deputati il 23 ottobre scorso, è ora in esame presso la V Commissione Bilancio e Tesoro.

Premi di produttività: imposta sostitutiva ridotta

L’articolo 67 del ddl stabilisce che, per i premi di produttività erogati negli anni 2025, 2026 e 2027, l’aliquota dell’imposta sostitutiva applicabile sarà ulteriormente ridotta dal 10% al 5%, come già avvenuto per i premi erogati nel 2023 e 2024. Questa misura si inserisce in un quadro normativo che continua a incentivare l’adozione di contratti collettivi di secondo livello.

I dati del Ministero del Lavoro evidenziano una crescente adesione: al 15 ottobre 2024, i contratti di secondo livello attivi sono aumentati del 16,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dal solo gennaio 2024, sono stati depositati 11.306 nuovi contratti che prevedono premi di produttività, coinvolgendo quasi 4,9 milioni di lavoratori, con un valore medio annuo del premio pari a 1.505,39 euro.

Le condizioni per la detassazione dei premi restano invariate, in conformità con l’art. 1, comma 182, della legge 208/2015. I premi devono:

  • non superare l’importo complessivo di 3.000 euro lordi annui;
  • essere erogati sulla base di contratti collettivi di secondo livello (ex art. 51 D.Lgs. 81/2015);
  • avere natura variabile, legata a incrementi misurabili di produttività, redditività, qualità, efficienza o innovazione;
  • riguardare lavoratori con redditi da lavoro dipendente non superiori a 80.000 euro annui nel periodo d’imposta precedente.

Welfare aziendale: proroghe e nuovi limiti

L’articolo 68, commi 5 e 6, del ddl proroga per il triennio 2025-2027 il regime fiscale agevolato per i fringe benefit introdotto dalle precedenti manovre. Questi non concorreranno alla formazione del reddito del lavoratore entro i seguenti limiti:

  • 1.000 euro annui per i dipendenti senza figli a carico;
  • 2.000 euro annui per i dipendenti con figli a carico.

L’esenzione include beni e servizi, nonché somme di denaro erogate o rimborsate dal datore di lavoro per specifiche finalità, quali:

  • utenze domestiche (acqua, luce, gas);
  • affitti della prima casa (contratti regolarmente registrati);
  • interessi sul mutuo della prima casa.

La definizione di “prima casa” si riferisce all’abitazione principale del dipendente o dei familiari conviventi, secondo le specifiche fornite dall’Amministrazione finanziaria (Circ. n. 5/2024).

Nuova misura per la mobilità dei lavoratori

Un’ulteriore novità riguarda l’articolo 68, commi 1-4, che introduce un’esenzione fiscale per le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro a copertura di canoni di locazione e spese di manutenzione per i dipendenti assunti a tempo indeterminato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025. Tale esenzione, applicabile entro il limite di 5.000 euro annui per i primi due anni di lavoro, è riservata a lavoratori che:

  • abbiano trasferito la residenza a oltre 100 km dal luogo di lavoro;
  • possiedano un reddito da lavoro dipendente non superiore a 35.000 euro nell’anno precedente l’assunzione;
  • forniscano al datore di lavoro un’autocertificazione attestante la residenza precedente.

Questa misura è esclusivamente fiscale e non contributiva, ma le somme esentate rilevano ai fini ISEE e per l’accesso a prestazioni previdenziali e assistenziali.

Le disposizioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 rappresentano un ulteriore passo verso un sistema fiscale e contrattuale che incentiva la produttività e il benessere aziendale, promuovendo anche la mobilità territoriale dei lavoratori. Per i professionisti di Federprofessioni, queste novità costituiscono strumenti utili per supportare le imprese e i lavoratori nella gestione di premi e welfare aziendale, valorizzando la contrattazione di secondo livello e le strategie di incentivazione del personale.

 

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