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L’apprendistato professionalizzante

L’apprendistato professionalizzante emerge come la tipologia di contratto di apprendistato più diffusa tra quelle previste dall’articolo 41 del Dlgs 81/2015. Questo strumento contrattuale offre opportunità significative sia per i datori di lavoro che per i giovani in cerca di qualificazione professionale.

Caratteristiche principali

  1. Ambito di applicazione: Può essere utilizzato in tutti i settori di attività, sia pubblici che privati.
  2. Età dei beneficiari: Rivolto a persone tra i 18 e i 29 anni, con alcune eccezioni che eliminano il limite d’età per i percettori di Naspi e Cigs.
  3. Obiettivo: Permette di conseguire una qualificazione professionale.

Il ruolo cruciale dei CCNL

I Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) giocano un ruolo fondamentale nella definizione delle specifiche dell’apprendistato professionalizzante:

  • Determinano la qualificazione professionale da conseguire.
  • Stabiliscono la durata e le modalità di erogazione della formazione.
  • Definiscono le competenze tecnico-professionali e specialistiche da acquisire.
  • Fissano la durata minima del periodo di apprendistato.

La formazione: cuore dell’apprendistato

La formazione rappresenta l’elemento chiave di questa tipologia contrattuale:

  1. Piano Formativo Individuale (PFI): Deve essere incluso nel contratto in forma sintetica.
  2. Supervisione: La formazione è supervisionata da un tutore aziendale.
  3. Componenti formative:
    • Formazione professionalizzante: sotto la responsabilità del datore di lavoro.
    • Formazione pubblica: integra quella aziendale, finalizzata all’acquisizione di competenze di base e trasversali (max 120 ore nel triennio).
  4. Ruolo delle Regioni: Entro 45 giorni dall’assunzione, comunicano al datore le modalità di svolgimento dell’offerta formativa pubblica.

Attenzione ai profili formativi

Il datore di lavoro deve prestare particolare attenzione all’erogazione della formazione. In caso di inadempimento di cui sia esclusivamente responsabile, che impedisca la realizzazione delle finalità dell’apprendistato, è prevista una sanzione amministrativa significativa.

Durata del contratto

  • Durata minima: 6 mesi (con possibili eccezioni per attività stagionali stabilite dai CCNL).
  • Durata massima: 3 anni, estendibile a 5 anni per i profili professionali caratterizzanti la figura dell’artigiano.

Limiti all’assunzione di apprendisti

Per i datori che occupano almeno 50 dipendenti, l’assunzione di nuovi apprendisti è subordinata alla prosecuzione a tempo indeterminato di almeno il 20% degli apprendisti nei 36 mesi precedenti. Sono previste eccezioni per cessazioni durante il periodo di prova, dimissioni o licenziamento per giusta causa.

Sviluppi nel CCNL: verso una contrattazione di qualità

Federprofessioni, come firmataria del CCNL per i dipendenti degli Studi Professionali, riconosce l’importanza di questo strumento per la crescita e lo sviluppo del settore, promuovendo una formazione di qualità e l’acquisizione di competenze specialistiche.

Federprofessioni punta a una contrattazione basata sul reciproco riconoscimento delle Parti Sociali, sulla dignità della persona e sulla cultura del lavoro come leva strategica per la crescita. Il CCNL per i dipendenti degli Studi Professionali introduce diverse migliorie:

1. Maggiore flessibilità: Per adattarsi alle esigenze mutevoli del settore.
2. Politiche attive: Per promuovere l’occupazione e lo sviluppo professionale.
3. Valorizzazione delle competenze: Riconoscimento e promozione delle skills professionali.
4. Potenziamento del Welfare: Introduzione di misure per il benessere dei lavoratori.

Piano Individuale di Benessere (P.I.B.)

Una delle novità più significative è l’introduzione del P.I.B., che mira a personalizzare le misure di welfare in base alle esigenze individuali dei lavoratori.

Conciliazione Tempi di Vita e Lavoro

Il CCNL introduce due nuovi istituti contrattuali:

1. Pediatra di prossimità: Supporto alle lavoratrici madri nella gestione della salute dei figli.
2. Psicologo post-partum: Assistenza psicologica per le neomamme nel delicato periodo post-parto.

Queste misure non solo assistono le donne lavoratrici ma svolgono anche una importante funzione sociale, promuovendo il benessere complessivo delle famiglie e facilitando il rientro al lavoro dopo la maternità.

L’approccio di Federprofessioni nel CCNL per i dipendenti degli Studi Professionali dimostra come sia possibile coniugare le esigenze di formazione e inserimento lavorativo dei giovani, attraverso l’apprendistato professionalizzante, con politiche evolute di welfare e conciliazione vita-lavoro.

Questa visione olistica del rapporto di lavoro, che tiene conto non solo degli aspetti professionali ma anche del benessere personale dei lavoratori, rappresenta un modello avanzato di contrattazione collettiva. Federprofessioni si pone così all’avanguardia nel promuovere un ambiente di lavoro che valorizza le competenze, sostiene la crescita professionale e personale, e riconosce l’importanza dell’equilibrio tra vita lavorativa e privata.

In un contesto lavorativo in rapida evoluzione, questi sviluppi contrattuali non solo rispondono alle sfide attuali ma anticipano anche le esigenze future del settore degli Studi Professionali, ponendo le basi per un modello di lavoro più sostenibile, inclusivo e orientato al benessere complessivo dei lavoratori e delle loro famiglie.

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