Cerca
Close this search box.

L’ascesa delle donne nelle professioni: progressi, sfide e il supporto di FederProfessioni

Il panorama delle libere professioni in Italia sta vivendo una trasformazione significativa, con un numero sempre crescente di donne che si affacciano a questo mondo. Secondo i dati più recenti, le professioniste rappresentano ormai il 44% del totale, segnando un aumento notevole rispetto al 40% registrato nel 2019. Questo trend positivo si riflette in diverse categorie professionali, con le donne che si avvicinano alla parità numerica in ambiti tradizionalmente dominati dagli uomini, come la medicina (46%) e l’avvocatura (47%).

Tuttavia, questa crescita quantitativa non si traduce automaticamente in una parità sostanziale. Il divario retributivo di genere rimane una realtà tangibile e preoccupante nel mondo delle professioni, rappresentando una sfida cruciale da affrontare.

Il fenomeno del “gender age pay gap” emerge con chiarezza dai dati: se all’ingresso nel mondo del lavoro le differenze salariali sono contenute, con le giovani professioniste sotto i 30 anni che guadagnano in media l’88% rispetto ai colleghi maschi, il divario si amplia drasticamente con l’avanzare della carriera. Nella fascia d’età tra i 50 e i 60 anni, le donne arrivano a dichiarare redditi pari solo al 67% della media di settore, e addirittura quasi la metà rispetto ai colleghi uomini.

Le ragioni di questo divario sono molteplici e complesse. Tra i fattori principali emergono:

1. La distribuzione ancora squilibrata dei carichi familiari, che impatta sul tempo che le donne possono dedicare alla professione.
2. Le interruzioni di carriera legate alla maternità e alla cura dei figli.
3. La minor presenza femminile in posizioni di leadership e nei ruoli decisionali.

È importante notare che, nonostante l’aumento delle donne che scelgono la libera professione, si registra anche un fenomeno preoccupante di abbandono. Le cancellazioni dagli albi professionali sono particolarmente elevate tra le donne nella fascia d’età 30-50 anni, con molte che optano per il lavoro dipendente in cerca di maggiore stabilità e conciliazione vita-lavoro.

Il confronto con il contesto europeo offre ulteriori spunti di riflessione. Nonostante il processo di femminilizzazione in atto, l’Italia rimane al terz’ultimo posto tra i 27 Paesi UE per presenza femminile nelle libere professioni, con un 41% che, sebbene in crescita rispetto al 35,5% del 2009, resta al di sotto della media europea del 47,4%.

Le disparità geografiche all’interno del paese aggiungono un’ulteriore dimensione al problema. Il divario di genere nei redditi professionali raggiunge il 47% al Nord, contro il 44% del Sud, pur considerando che i redditi medi dichiarati al Sud sono generalmente inferiori del 46% rispetto a quelli del Nord.

 Il contributo di FederProfessioni: l’iniziativa ProWelfare Prof

In risposta a queste sfide, FederProfessioni sta mettendo in campo una serie di misure concrete per supportare i professionisti, con particolare attenzione alle donne e alle esigenze di conciliazione vita-lavoro. Attraverso la sua iniziativa ProWelfare Prof, l’associazione offre:

1. Pacchetti sanitari specifici dedicati alla maternità e alla salute femminile, con possibilità di estensione ai familiari. Questa misura mira a fornire un sostegno concreto alle professioniste nelle fasi cruciali della loro vita personale e professionale.

2. Formazione continua e specializzata attraverso la Fondazione School University. Questo programma di formazione è progettato per mantenere aggiornate le competenze dei professionisti e favorire lo sviluppo di carriera, con particolare attenzione alle esigenze delle donne professioniste.

3. Iniziative di supporto per la conciliazione vita-lavoro, che possono includere servizi di consulenza, networking e mentoring specificamente pensati per le sfide uniche che le donne professioniste affrontano nel bilanciare carriera e vita privata.

Queste iniziative di FederProfessioni rappresentano un passo importante verso la creazione di un ambiente professionale più equo e sostenibile per tutti, con un’attenzione particolare alle esigenze delle donne professioniste.

Solo attraverso un impegno costante e condiviso da parte di istituzioni, ordini professionali e società civile sarà possibile trasformare questa crescita numerica in un’autentica parità di opportunità e riconoscimento per le donne professioniste italiane.

 

Condividi su:

Altri post

Send Us A Message

Iscriviti alla nostra Newsletter
e resta aggiornato.

F.I.S.A.P.I. – Confederazione Generale
Professioni Intellettuali

CONTATTI