Il sistema universitario italiano sta intraprendendo un ambizioso percorso di internazionalizzazione, con un focus particolare su Africa e Balcani. Questa strategia, supportata da significativi finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), mira a rafforzare la posizione dell’Italia nel panorama dell’istruzione superiore globale.
Punti chiave del progetto:
1. Finanziamento: Il PNRR ha stanziato 49,93 milioni di euro per 24 progetti di “Iniziative educative transnazionali” (TNE). Questa cifra supera le aspettative iniziali, che prevedevano il finanziamento di soli 10 progetti.
2. Partecipanti: L’iniziativa ha visto una risposta massiccia del mondo accademico italiano, con il coinvolgimento di 71 atenei, una fondazione universitaria e un consorzio interuniversitario.
3. Aree target: I progetti si concentrano su Paesi extra-UE del Mediterraneo, penisola balcanica, Africa e Asia. Particolare attenzione è rivolta alle aree caratterizzate da una significativa presenza di comunità italiane e ai Paesi meno sviluppati.
4. Obiettivi: L’intento principale è promuovere la cooperazione con università estere, incentivare l’internazionalizzazione del sistema d’istruzione terziaria italiano e posizionare l’Italia come best practice a livello internazionale.
5. Distribuzione dei fondi: Oltre la metà del finanziamento (25,64 milioni di euro) è destinata al Mezzogiorno, sottolineando l’impegno per lo sviluppo equilibrato del sistema universitario nazionale.
Settori di interesse:
I progetti coprono un ampio spettro di discipline, dalle scienze della vita alla fisica, dall’ingegneria alle scienze sociali. Particolare attenzione è rivolta ai temi centrali del PNRR, come la transizione energetica, la digitalizzazione e l’eguaglianza di genere.
Iniziative specifiche:
Tra i progetti finanziati, spiccano iniziative come “Share_Africa”, promosso dalla Fondazione italiana per l’istruzione superiore con l’Africa (Ihea), attiva dal 2020, e “Moving italianness”, rilanciato dal Consorzio universitario italiano per l’Argentina (Cuia), che mira ad avvicinare i rispettivi sistemi accademici dal 2004.
Modalità di implementazione:
La maggior parte dei progetti prevede la promozione della mobilità di studenti, docenti e ricercatori. Molte iniziative mirano anche alla creazione di hub scientifici e tecnologici nei paesi target e all’avvio di programmi di doppia e tripla laurea.
Prossimi passi:
Con il decreto di selezione dei beneficiari emesso a fine giugno, si attende ora l’emanazione dei decreti di concessione del finanziamento per le singole TNE. Dopodiché, i progetti potranno prendere il via effettivo.
L’internazionalizzazione delle università italiane, con particolare attenzione verso Africa e Balcani, rappresenta una strategica per affrontare le sfide demografiche e accademiche del paese. Questo ambizioso programma non solo mira a rafforzare la presenza italiana nel panorama educativo globale, ma anche a creare nuove opportunità di scambio culturale e scientifico. Con un investimento sostanziale e un approccio mirato, l’Italia si posiziona per diventare un attore chiave nell’istruzione superiore internazionale, promuovendo al contempo lo sviluppo di competenze cruciali per il futuro del paese.