Il Decreto Salva Casa: Opportunità per la Regolarizzazione Edilizia e Limitazioni
Il decreto Salva Casa, tanto atteso, sembra essere finalmente pronto per l’approvazione. Il piano, promesso dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sarà discusso in Consiglio dei ministri venerdì mattina. Questa misura ha l’obiettivo di regolarizzare le piccole irregolarità edilizie all’interno delle abitazioni italiane, offrendo ai proprietari la possibilità di sanare interventi minori senza incorrere in sanzioni pesanti.
Cosa prevede il decreto?
Il ministro Salvini ha chiarito che il decreto non sarà un condono edilizio generale, ma si concentrerà sulle piccole modifiche interne ed esterne, come lo spostamento di muri, l’ampliamento di finestre e l’installazione di tende da esterno. Saranno escluse dal provvedimento le variazioni essenziali che potrebbero compromettere la stabilità dell’immobile e gli interventi realizzati senza permessi.
Tre livelli di irregolarità
Il decreto distingue tre livelli di irregolarità, da quelle formali a quelle più significative, permettendo la regolarizzazione attraverso eccezioni alla doppia conformità, attualmente prevista dal Testo Unico Edilizia. Tuttavia, non verranno regolarizzate le variazioni essenziali e le opere realizzate senza autorizzazioni.
La posizione del governo
Il governo, con il supporto del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha escluso ogni forma di condono edilizio generalizzato. La premier ha sottolineato l’importanza di non includere interventi senza permessi nel provvedimento, in linea con le preoccupazioni espresse anche dal Quirinale sull’uso eccessivo della decretazione d’urgenza.
Tolleranze costruttive e difformità minori
Il decreto mira a sanare le piccole difformità e le tolleranze costruttive, innalzando la soglia attuale del 2%. Questo permetterà di regolarizzare interventi minori che non incidono sulla struttura dell’edificio, e piccole modifiche esterne come l’ampliamento di finestre e balconi.
Opportunità per i professionisti
Gli architetti, ingegneri e consulenti legali avranno un ruolo cruciale nel supportare i proprietari di immobili nel processo di regolarizzazione. Inoltre, la nuova normativa potrebbe stimolare un aumento delle attività di ristrutturazione e miglioramento edilizio, creando nuove occasioni di lavoro e sviluppo professionale.
Conclusione
Il decreto Salva Casa si propone di risolvere numerose situazioni di irregolarità edilizia, offrendo una via di regolarizzazione per interventi minori realizzati nel passato. Tuttavia, il provvedimento mantiene ferme le linee guida per evitare un condono indiscriminato, garantendo che solo le piccole difformità possano essere sanate. FederProfessioni sostiene l’importanza di una regolamentazione chiara e giusta, che possa altresì favorire la crescita del settore edilizio in un quadro di legalità e sicurezza.