Il Superbonus sta affrontando cambiamenti significativi che riguardano principalmente le cessioni di crediti fiscali edilizi, a seguito delle nuove disposizioni introdotte dal decreto legge Coesione (DL 39/2024). Di recente, è stato approvato un blocco delle compensazioni con debiti previdenziali e assicurativi che ha già portato a una decelerazione degli acquisti di crediti fiscali. Questo cambiamento potrebbe rallentare ulteriormente il mercato delle cessioni.
Tra le novità principali introdotte, figura lo stop alle compensazioni con debiti INPS e INAIL a partire dal 2025, che influenzerà direttamente la capacità delle banche di compensare i crediti d’imposta acquistati. Al contrario, le Poste Italiane mantengono attiva la loro piattaforma di acquisto dei crediti, non essendo soggette a questa nuova restrizione.
Durante l’esame del decreto in Senato, è stata confermata la continuità di alcune misure retroattive su detrazioni e compensazioni, nonostante le pressioni per un ammorbidimento di queste normative, come la remissione in bonus e la gestione delle Cilas dormienti. Importante sottolineare che non daranno più diritto alla cessione le Cilas per le quali, al 30 marzo 2024, non sia stata documentata alcuna spesa effettiva per lavori.
Queste restrizioni sono state introdotte con l’intento di salvaguardare i conti pubblici, riducendo gli abusi e limitando le possibilità di cessione del credito e sconto in fattura, eccetto poche eccezioni.
L’impatto delle nuove normative sul mercato dei crediti edilizi e la possibile inibizione di nuovi cantieri e progetti, penalizzerebbe soggetti che avevano già avviato opere o pratiche senza aver effettuato pagamenti.
FederProfessioni, seguendo da vicino l’evoluzione di questi eventi, si impegna a fornire il suo supporto ai professionisti del settore per navigare attraverso queste complesse modifiche.